Medicina del Lavoro

La Medicina del Lavoro è quel ramo della medicina che come obbiettivo quello di proteggere e promuovere la salute dei lavoratori, sostenere ed incrementare le loro capacità lavorative, contribuendo ad istituire e a mantenere un ambiente di lavoro salubre e sicuro per tutti, promuovendo altresì l’adattamento del lavoro alle capacità dei lavoratori, tenendo in dovuto conto il loro stato di salute. 

Ars Medica a Cepagatti fornisce un valido supporto ai lavoratori e alle imprese, attraverso una serie di esami di laboratorio relativi alla Medicina del Lavoro.

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Esami Medicina del lavoro

Esami correlati alla medicina del lavoro eseguiti

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Da Lunedì 20 Novembre

il laboratorio sarà aperto nei seguenti orari:

Mattino

Dalle 7:30 alle 10:00 tutti i giorni feriali

Pomeriggio

LunMarMerVen dalle 15:00 alle 18:00

Giovedì pomeriggio CHIUSO

Helicobacter Pylori

La preparazione all’esame prevede – Salvo diversa indicazione medica – l’astensione:

  • Per 3 settimane dall’uso di antibiotici associati è inibitori della pompa protonica (l’uso di un singolo antibiotico non sembra interferire sull’esame).
  • Per una settimana dall’uso di farmaci gastroprotettori appartenenti alla classe degli inibitori della pompa protonica o degli H2 antagonisti, oltre al sucralfato (es: Buscopan antiacido, Ranidil, Losec, Nexium, Omeprazen, Mepral). Consultare il proprio medico per ulteriori e più precise indicazioni.

Il giorno del Breath test il paziente deve presentarsi in laboratorio a digiuno da almeno sei ore se adulto, tre se bambino. È anche importante astenersi dal fumo e dall’assunzione di caffè la mattina prima dell’esame.

Esami eseguiti

La preparazione all’esame prevede – Salvo diversa indicazione medica – l’astensione:

  • Per 3 settimane dall’uso di antibiotici associati è inibitori della pompa protonica (l’uso di un singolo antibiotico non sembra interferire sull’esame).
  • Per una settimana dall’uso di farmaci gastroprotettori appartenenti alla classe degli inibitori della pompa protonica o degli H2 antagonisti, oltre al sucralfato (es: Buscopan antiacido, Ranidil, Losec, Nexium, Omeprazen, Mepral). Consultare il proprio medico per ulteriori e più precise indicazioni.

Il giorno del Breath test il paziente deve presentarsi in laboratorio a digiuno da almeno sei ore se adulto, tre se bambino. È anche importante astenersi dal fumo e dall’assunzione di caffè la mattina prima dell’esame.

L’emocromo (o esame emocromocitometrico), tra gli esami di laboratorio in ematologia, va ad indagare elementi del sangue periferico, quali la conta e il dimensionamento dei globuli rossi e delle piastrine, la concentrazione di emoglobina e la conta differenziale dei leucociti.

Noto anche come
Conta dei trombociti (PLT), Ampiezza della distribuzione della dimensione delle piastrine (PDW), Volume piastrinico medio (MPV)
Nome ufficiale Conta piastrinica

I test di coagulazione sono analisi di laboratorio utili per monitorare l’attività di coagulazione del sangue.
I principali esami di laboratorio per lo studio dell’attività di coagulazione del sangue sono:

  • Il tempo di protrombina, PT;
  • Il tempo di tromboplastina parziale, PTT;
  • Il fibrinogeno.

La VES o velocità di eritrosedimentazione (velocità di sedimentazione degli eritrociti) è un esame che si effettua sul sangue, reso incoagulabile e messo in una pipetta graduata di piccolo calibro in posizione verticale, determinando la velocità con cui i globuli rossi si separano dal plasma depositandosi sul fondo. Dopo 60 minuti si misura in millimetri l’altezza della colonna che si è formata.

Il tempo di Quick è un parametro che quantifica il tempo necessario alla formazione di un coagulo di sangue. Più nel dettaglio, quest’analisi viene eseguita sul campione ematico per valutare il tempo di protrombina (PT) e il funzionamento del processo coagulativo del paziente (via estrinseca) qualora si sospetti una patologia emorragica.

Il tempo di tromblopastina parziale (PTT) e il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) sono esami di laboratorio condotti su un campione di plasma; entrambi valutano l’efficacia della via intrinseca e della via comune della coagulazione.
Il fibrinogeno, o fattore I della coagulazione, è una glicoproteina plasmatica sintetizzata dal fegato con lo scopo di favorire l’emostasi (coagulazione del sangue). La concentrazione plasmatica di fibrinogeno aumenta, in parallelo alla sua velocità di sintesi, nella fase acuta di vari stimoli flogistici (infiammatori). I livelli di fibrinogeno nel plasma possono subire anche un’influenza genetica.
L’antitrombina III (ATIII) è una proteina che contribuisce a regolare la formazione del coagulo ematico. AntitrombinaUn’alterazione quantitativa o la disfunzione di questo fattore aumenta il rischio di fenomeni tromboembolici.
MUCOPROTEINE Sono proteine che aumentano solitamente in seguito a processi infiammatori, necrotici e neoplastici.Viene solitamente richiesto per seguire il grado di attività e di evoluzione di una determinata malattia. Cause di valori superiori al normale: artrite reumatoide, infar- to del miocardio, glomerulonefrite acuta, molti tumori, ittero ostruttivo. Cause di valori inferiori al normale: epatiti infettive, cirrosi epa- tica, ittero epatocellulare.
Il titolo antistreptolisinico è un esame del sangue che permette di stabilire la presenza nell’organismo di un’infezione da streptococco.
La proteina C-reattiva (PCR) è prodotta dal fegato e la si trova nel sangue periferico. La sua immissione nel circolo sanguigno avviene in risposta a processi infiammatori e dunque i suoi livelli nel sangue aumentano in maniera significativa se è in corso un’infiammazione. È considerata una delle “proteine della fase acuta”, come per esempio la VES, ovvero la velocità di sedimentazione dei globuli rossi.

Il Fattore reumatoide è uno dei possibili indicatori di artrite reumatoide; tuttavia non è specifico per questa malattia la cui diagnosi va confermata anche con altri test ed esami. Va ricordato infatti che il Fattore reumatoide risulta aumentato nel 20% della popolazione sana. L´ artrite reumatoide appartiene al gruppo di malattie autoimmuni, in cui il sistema immunitario non riesce a riconoscere più come proprie le cellule dell´ organismo. Per questa ragione, produce “autoanticorpi”, ossia, sostanze di difesa che sono dirette contro le cellule del proprio organismo, riconosciute come estranee e nocive.
E´ consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore.

Lo Streptozyme test rivela la presenza di anticorpi contro alcuni antigeni esocellulari (esotossine ed esoenzimi) dello streptococco beta-emolitico A: – streptolisina – ialuronidasi – streptochinasi – DNA-asi – NAD-asi La positività >300 è indice di infezione streptococcica recente e richiede la titolazione dei singoli anticorpi. La negatività (<100) esclude un´ infezione streptococcica recente.

La reazione o tecnica di Waaler-Rose è un esame di laboratorio utilizzato per la diagnosi dell’artrite reumatoide. Il test mette in luce la presenza nel sangue del paziente del Fattore Reumatoide (FR), un autoanticorpo generalmente di tipo IgM che lega la frazione Fc delle immunoglobuline di tipo IgG. Essendo una reazione piuttosto aspecifica, può risultare positiva anche in corso di alcune malattie infettive che interessano le cellule produttrici anticorpi, ad esempio la mononucleosi.
VDRL (Veneral Disease Research Laboratory) e TPHA (Treponema pallidum Haemoagglutination Assay) sono due esami sierologici diversi, utilizzati per la diagnosi della medesima malattia: la Lue, meglio nota come SIFILIDE.
L’analisi del glucosio nelle urine serve per evidenziarne la presenza di livelli significativi nel sangue;
L´ azotemia è la misura dell´ azoto totale non proteico presente nel sangue. L´ urea ne è la frazione preminente, quindi la quantità di urea comunemente si identifica con quella dell´ azoto ematico totale. L´ urea è molto solubile e viene eliminata per il 90% con le urine. Se l´ apparato renale non funziona bene, si ha un accumulo di scorie nel sangue.

L’acido urico (o uricemia) costituisce il metabolita finale (prodotto del processo del metabolismo) più importante delle purine (molecole organiche).

Il test della bilirubina totale e frazionata viene effettuato principalmente per determinare l’esistenza di eventuali danni e disordini epatici, in particolare: ostruzione delle vie biliari, anemie emolitiche, problemi metabolici, calcoli al fegato.

La sideremia misura la quantità di ferro presente nella parte liquida del sangue (siero).

L’ipercolesterolemia è un disordine metabolico caratterizzato dall’aumento del colesterolo totale nel sangue, che cresce fino a superare i valori considerati normali per la popolazione di riferimento.

Il colesterolo e i trigliceridi, valutati tramite esami di laboratorio (analisi del sangue), forniscono importanti informazioni sullo stato di salute della persona, in particolare per determinare i rischi di sindrome metabolica e malattie cardiovascolari.

I trigliceridi sono i grassi (lipidi) più semplici presenti nel corpo umano. La maggior parte dei trigliceridi presenti nel sangue è introdotta con l’alimentazione e solo una minima parte è prodotta dal fegato; i trigliceridi vengono trasportati nel sangue dalle lipoproteine (principalmente chilomicroni e VLDL – very low density lipoprotein).

Questo esame misura la concentrazione della creatinina nel sangue e/o nell’urina. La creatinina è un prodotto di scarto dei muscoli proveniente dal metabolismo di una molecola chiamata creatina.

L’esame delle transaminasi rivela la corretta funzionalità epatica e cardiaca, e stabilisce eventuali alterazioni del fegato o del miocardio responsabili di patologie e disturbi.

La proteinemia è un parametro ematochimico volto a quantificare le proteine totali presenti nel sangue.

L’elettroforesi del siero, chiamata anche protidogramma, è un’ analisi di laboratorio in uso da diversi anni e ancora sempre attuale, che permette di separare e, quindi, di identificare e valutare le proteine del siero.

Il dosaggio della gamma GT è utilizzato nello screening e nel trattamento delle patologie del fegato e delle vie biliari, quali cirrosi, colestasi e tumori epatici primari e secondari.
La lattico deidrogenasi (LDH) è un enzima coinvolto nella produzione di energia presente in tutte le cellule dell’organismo, con concentrazioni più alte a livello del cuore, del fegato, dei muscoli, dei reni, dei polmoni e delle cellule del sangue; anche i batteri producono LDH. Questo esame misura la concentrazione di LDH nel sangue o in altri fluidi corporei.
La creatinchinasi (CK) o creatina fosfochinasi (CPK) è un enzima presente soprattutto nel tessuto muscolare scheletrico e nelle fibre cardiache. Il suo compito principale è quello di “facilitare” alcune reazioni chimiche, che avvengono fisiologicamente nel nostro organismo. Più nel dettaglio, la creatinchinasi permette la conversione della creatina in fosfocreatina, in modo tale da consumare ATP e generare energia altamente sfruttabile.
Il test della rosolia (o Rubeo test) è un esame del sangue che stabilisce se un soggetto ha contratto o meno questa malattia infettiva oppure se è stato vaccinato.
Le colinesterasi sono un gruppo di enzimi deputati al corretto funzionamento del sistema nervoso.
La fosfatasi alcalina (o ALP, acronimo di “alkaline phosphatase level”) è un enzima presente in diversi tessuti del corpo. In particolare, l’ALP si trova abbondantemente nelle ossa e nel fegato.
L’amilasi è un enzima che idrolizza l’amido a zucchero. È prodotto e secreto dalle ghiandole salivari (isoenzima salivare) e dal pancreas (isoenzima pancreatico); quantità molto inferiori dell’enzima sono presenti anche nelle ovaie, nella placenta, nel fegato, nell’intestino, nei muscoli scheletrici.
Il virus di Epstein-Barr (EBV) è di solito la causa un malessere caratterizzato da sintomi abbastanza lievi. Questo esame rileva la presenza di anticorpi diretti contro l’EBV nel sangue, come supporto alla diagnosi dell’infezione.
La ferritina è una proteina la cui funzione più importante è quella di sequestrare e immagazzinare il ferro in una forma non tossica per l’organismo; è per lo più, infracellulare, ed è presente anche a livello plasmatico, ma in concentrazione più basse rispetto a quelle tessutali.

Questi esami misurano la funzionalità tiroidea. Sono indagini che vengono prescritte quando il medico sospetta un qualche problema alla tiroide.

Il toxoplasma gondii è un protozoo parassita intracellulare obbligato che è in grado di infettare come ospiti intermedi diverse specie animali, compresi gli esseri umani.

Questo parassita è l’agente eziologico della toxoplasmosi, una malattia che, se di norma non rappresenta un particolare rischio di salute, nel caso in cui venga contratta in gravidanza è in grado di causare gravissime complicazioni fino all’aborto.

Il PSA (antigene prostatico specifico) è una proteina prodotta dalla prostata. Si misura il dosaggio nel sangue perché un suo aumento può indicare la presenza di un tumore prostatico. Non è un esame specifico: il riscontro di elevati valori non è sufficiente a formulare la diagnosi di tumore, poiché può aumentare anche in caso di patologie infiammatorie della prostata o in caso di marcata ipertrofia.
Questo esame misura la concentrazione della emoglobina glicata A1c (HbA1c) nel sangue, un’emoglobina con attaccato il glucosio. La misura della percentuale di HbA1c, consente di effettuare una stima della quantità di glucosio presente nel sangue (glicemia) negli ultimi 2-3 mesi.

L’esame (test) consiste in un’analisi di laboratorio effettuata attraverso il prelievo di una piccola quantità di sangue da una vena del braccio. Il digiuno è consigliato, anche se non necessario. L’assunzione di farmaci, generalmente, non influenza il risultato dell’analisi; tuttavia, poiché alcuni medicinali potrebbero limitare l’assorbimento degli elettroliti da parte dell’organismo, è importante segnalare al proprio medico quale tipo di cura farmacologica si stia seguendo per consentirgli di valutare correttamente i risultati.

La calciuria è un indice di laboratorio che misura la quantità di calcio filtrata dai reni ed escreta con le urine.
Il fosforo è un elemento che si combina con altre sostanze per formare composti fosfati organici ed inorganici. Il termine fosforo e fosfato sono spesso usati come sinonimi, ma in realtà il test misura la concentrazione del fosfato inorganico nel sangue.

Il test è indicato per la valutazione della funzionalità renale, dell’ etilismo e dell’ apporto dietetico.

La transferrina (Tf) è una proteina plasmatica che trasporta il ferro nel sangue.
Il Citomegalovirus (CMV) è un virus comune, solitamente asintomatico o responsabile solo di una malattia lieve. Il test CMV ricerca gli anticorpi presenti nel sangue e prodotti dall’organismo in risposta all’infezione, oppure direttamente il CMV.
La tipizzazione del gruppo sanguigno è basata sulla presenza di marcatori (carboidrati o proteine) o antigeni presenti sulla superficie dei globuli rossi (eritrociti). I due antigeni principali identificati sulla superficie eritrocitaria sono chiamati antigeni A e B, insieme al fattore Rh. La determinazione del gruppo sanguigno avviene tramite la ricerca della presenza/assenza sulla superficie eritrocitaria di questi antigeni, per determinare il gruppo sanguigno AB0 e il fattore Rh.
I reticolociti sono forme immature dei globuli rossi. Il numero di reticolociti o la loro percentuale nel sangue riflette l’attività e la funzionalità del midollo osseo.
L’esame parassitologico delle feci è utile per la diagnosi di parassitosi intestinale, che si manifesta con diarrea, crampi, occlusione intestinale, dimagrimento e anemia. L’esame viene effettuato attraverso la ricerca nelle feci dei parassiti e delle loro uova: elminti (uova e/o larve), protozoi come Giardia intestinalis, coccidi (Cryptosporidium parvum, Isospora belli, Cyclospora cayetanensis).
La coprocoltura è finalizzata all’identificazione di batteri patogeni eventualmente presenti nel campione di feci. Questo test è in grado di distinguere tra i batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale (flora batterica normale) e quelli in grado di causare una malattia (patogeni). Pertanto il test viene eseguito per identificare i batteri patogeni presenti nel tratto gastrointestinale di un paziente con sintomi di gastroenterite.

Si tratta della raccolta di campioni di materiale biologico attraverso l’applicazione di un pezzo di scotch.

L’esame completo delle urine consta di un insieme di diversi test necessari a rivelare o misurare vari componenti che vengono eliminati nelle urine, tra cui prodotti fisiologici o patologici del metabolismo, cellule, batteri e frammenti cellulari.

L’urinocoltura consente di rilevare – nel campione di urina – la presenza di batteri responsabili di infezioni a carico delle vie urinarie e isolarli. Uno dei più comuni è l’Escherichia Coli. Grazie all’antibiogramma poi è possibile valutare la sensibilità e la resistenza dei microrganismi presenti nelle urine agli antibiotici.

L’antibiogramma (ABG) è un test di laboratorio che consiste nel mettere un microrganismo a contatto con un antibiotico per valutare qual è l’antibiotico più efficace per quel batterio.

L’esame del sangue per stabilire se una gravidanza è in corso si può fare 7-10 giorni dopo il presunto concepimento. Questo esame misura la quantità dell’ormone Beta hCG che varia settimana dopo settimana: ecco la tabella dei valori indicativi della Beta hCG.
Il tampone faringeo è un test che permette di analizzare la mucosa della faringe al fine di individuare eventuali batteri.
Il tampone vaginale è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca di microrganismi responsabili di infezioni della vagina o della cervice uterina. L’esame si avvale di un semplice e sottile bastoncino cotonato, simile ad un cotton-fioc, da inserire in vagina allo scopo di prelevare cellule in sfaldamento e secrezioni.
Il tampone uretrale è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca dei microrganismi responsabili di infezioni alle basse vie urinarie. Il test si avvale di un semplice e sottile bastoncino cotonato, simile ad un cotton-fioc, da inserire attraverso il meato uretrale (orifizio esterno) per circa 1 cm nella donna ed 1-2 cm nell’uomo. Il tampone viene poi rigirato delicatamente per qualche secondo, al fine di raccogliere un certo quantitativo di cellule ed essudato.

VENGONO ESEGUITI IN SERVICE ALTRI TIPI DI ESAMI. E’ POSSIBILE RICHIEDERE PRESSO LA SEGRETERIA L’ELENCO DEGLI ESAMI ESEGUITI IN SERVICE.

Preparazione al prelievo

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  • Il mattino del giorno di inizio raccolta, scartare tutta l’urina della prima minzione mattutina, svuotando completamente la vescica nel wc. Prendere nota dell’ora (ad esempio ore 7:00).
  • Raccogliere in un contenitore adeguato tutte le urine emesse da questo momento in poi nelle 24 ore successive, comprese quelle della notte e quelle della prima minzione del secondo giorno; la raccolta va quindi terminata alla stessa ora di inizio della raccolta (ore 7:00 del giorno seguente), svuotando completamente la vescica nel contenitore.

Nota bene: durante le 24 ore di raccolta, conservare il recipiente in un luogo fresco (temperatura inferiore a 10 °C) o in frigorifero, a riparo dalla luce solare.

Per l’esame delle urine è necessario che il paziente consegni una piccola quantità (circa mezzo bicchiere) di urina raccolta in occasione della prima minzione del mattino, dopo averne scartato la prima parte. L’urina può essere raccolta in appositi contenitori in vendita presso le farmacie.

Per l’urinocultura è necessario procedere ad una accurata pulizia dei genitali esterni (lavarsi con acqua e sapone e sciacquare con abbondante acqua). Va scartata la prima parte dell’urina emessa, mentre la successiva va raccolta direttamente nell’apposito contenitore sterile in vendita presso le farmacie. Il contenitore va aperto solo al momento della raccolta e rapidamente richiuso appena usato.

Per l’esame delle feci completo, per la ricerca di parassiti e per la coprocultura, le feci vanno raccolte in appositi contenitori in vendita presso le farmacie. E’ consigliabile raccogliere un campione del primo mattino, ma qualora non fosse possibile, possono essere consegnate feci del giorno prima conservate in frigorifero.

Prima della raccolta del liquido seminale osservare un periodo di astinenza sessuale non superiore ai 5 giorni e per almeno 3 giorni. Nel momento della raccolta ed in modo particolare se il liquido serve per un esame colturale, effettuare un’accurata igiene dei genitali per evitare contaminazioni esterne. Il campione va raccolto esclusivamente per masturbazione e va raccolto TUTTO il liquido seminale. La perdita anche di una piccola quantità iniziale finale può pregiudicare il test anche in maniera notevole. Entro i 45 minuti dalla raccolta il campione deve pervenire al laboratorio di analisi.

Il paziente deve essere a digiuno e deve aver sospeso la terapia antibiotica da almeno 7 giorni. Il tampone faringeo è effettuato strofinando un tampone di cotone sulle tonsille e sulla parete posteriore della faringe.